Il compostaggio domestico trasforma i rifiuti alimentari in risorse utili, riducendo la quantità di cibo sprecato e limitando le emissioni di gas serra. È una pratica sostenibile che contribuisce a proteggere l’ambiente e promuovere un ciclo virtuoso dei rifiuti.
Introduzione
Seguendo l’ordine dell’indice del nostro articolo, scoprirai come trasformare gli scarti in nutrimento per il terreno e capirai come creare del fertilizzante naturale, mantenendo in casa una compostiera fai da te.
Fai la scelta giusta: Trasforma i tuoi scarti, coltiva il futuro.
Indice
1. SPRECO ALIMENTARE IN ITALIA: UN PROBLEMA DI SALUTE, AMBIENTE ED ECONOMIA
2. L’IMPATTO ECONOMICO E AMBIENTALE DELLO SPRECO ALIMENTARE
3. SPRECO ALIMENTARE E EMISSIONI DI GAS SERRA
4. COS’È IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO
5. PERCHÉ È IMPORTANTE
6. COME SI FA
7. LE 3 FASI DEL COMPOSTAGGIO
8. I VARI SISTEMI DI COMPOSTAGGIO
9. COSA NON METTERE NEL COMPOST: CONSIGLI UTILI
10. COME CREARE UNA COMPOSTIERA FAI DA TE: GUIDA COMPLETA PER UN GIARDINO SOSTENIBILE
11. SCEGLIERE IL CONTENITORE GIUSTO PER LA TUA COMPOSTIERA
12. PREPARARE IL MIX DI COMPOST: MATERIALI VERDI E MARRONI
13. MANUTENZIONE E MATURAZIONE DEL COMPOST
14. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI COMUNI NELLA COMPOSTIERA FAI DA TE
15. COME FACCIAMO IL COMPOST IN AZIENDA
16. IL COMPOSTAGGIO IN AZIENDA: UN PROCESSO SU LARGA SCALA
16.1 Materiali Utilizzati
16.2 Gestione del Processo
17. L’IMPORTANZA DEL COMPOST NEL DISCIPLINARE BIOLOGICO
17.1 Un Ammendante di Alta Qualità
17.2 Un Ciclo Sostenibile
CONCLUSIONE: IL COMPOSTAGGIO FAI DA TE PER UN GIARDINO RIGOGLIOSO
"Dai Rifiuti alla Rinascita: Trasforma gli Scarti Alimentari in Nutrimento per il Tuo Giardino"
Spreco Alimentare in Italia: Un Problema di Salute, Ambiente ed Economia
Esiste un legame preciso tra quello che mangiamo, la nostra salute e l’impatto che ciascuno di noi ha sull’ambiente.
In Italia, lo spreco alimentare è un problema rilevante. Secondo i dati del Rapporto 2024 dell’Osservatorio Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, ogni anno si sprecano circa 29,5 kg di cibo per famiglia. Nel 2023 erano 27,3 kg, registrando così un incremento dell’8% in termini quantitativi pro-capite annui.
L’Impatto Economico e Ambientale dello Spreco Alimentare
Con questi significativi numeri oltre a “produrre” un impatto economico di circa 10 miliardi di euro l’anno, l’auspicato obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030, cioè il dimezzamento dello spreco alimentare entro 2030, si è oggettivamente allontanato (Se vuoi saperne di più clicca qui).
Spreco Alimentare e Emissioni di Gas Serra
Inoltre, lo spreco alimentare contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra. Secondo uno studio condotto da Fondazione Barilla e il Politecnico di Milano, in Italia lo spreco alimentare è responsabile di circa il 3% delle emissioni nazionali di gas serra.
COS’È IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO
Definizione del Compost
Il Compost, o Ammendante Compostato, è un fertilizzante organico ottenuto dal trattamento dei Rifiuti Organici raccolti separatamente.
Processo di Compostaggio
Il compostaggio domestico, rispetto alla decomposizione naturale, avviene in tempi brevi grazie a un sistema di raccolta e accorgimenti nello stoccaggio dei prodotti immessi.
Vantaggi Ambientali
Questo processo consente di ridurre la quantità di rifiuti destinati a discarica o inceneritore, trasformandoli in un fertilizzante ecologico per giardini e orti.
Benefici per il Giardino
Il compost ottenuto può essere utilizzato per arricchire il suolo del proprio giardino/orto, migliorando la qualità del terreno e sostenendo la crescita delle piante.
PERCHÉ È IMPORTANTE
Il compost può essere considerato un vero e proprio alimento per il suolo, afferma Bob Shaffer, agronomo e scienziato del suolo con oltre 40 anni di esperienza. Questo tipo di alimento è ricco, diversificato e di alta qualità, capace di migliorare la salute del suolo.
Il compost, prodotto dai rifiuti organici, è cruciale per il benessere del suolo se pensiamo che la degradazione del suolo è spesso causata da una carenza di calcio e altre sostanze nutritive essenziali per i microrganismi, fondamentali per la crescita delle piante.
Il processo di compostaggio domestico, riduce il volume dei rifiuti organici iniziali del 50-60%. Considerando che circa il 40% del cibo viene sprecato ogni anno, il compostaggio rappresenta un’enorme opportunità per rigenerare i terreni agricoli impoveriti.
Il processo di Compostaggio, che avviene in condizioni aerobiche controllate (ovvero in presenza di ossigeno), decompone tramite microorganismi la sostanza organica e permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione.
COME SI FA
Possiamo quindi dire che attraverso il compostaggio “scomponiamo” la materia organica (scarti di cibo e rifiuti vegetali) e li trasformiamo in sostanze più semplici come humus, acqua, anidride carbonica e nutrienti. Ancora, come fa l’autorevole Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti, possiamo suddividere la materia organica in due categorie: “materia verde” e “marrone”. La materia verde comprende la materia vegetale (erba tagliata, fiori vecchi, alcune erbacce), fondi di caffè, foglie di tè, gusci d’uovo schiacciati e scarti di frutta e verdura. La materia marrone include materiali come carta e cartone, paglia, foglie secche, potature legnose e segatura (solo da legno non trattato).
Il processo di compostaggio si sviluppa attraverso tre fasi principali, ciascuna caratterizzata da specifiche condizioni di temperatura e attività microbica
LE 3 FASI DEL COMPOSTAGGIO
1. Fase Mesofila (Fase di riscaldamento iniziale): Questa prima fase dura da pochi giorni a diverse settimane e inizia subito dopo l’accumulo del materiale organico. I microrganismi mesofili, che operano a temperature moderate (10-45°C), iniziano a scomporre gli zuccheri semplici e gli altri composti facilmente degradabili. Durante questa fase, la temperatura del cumulo di compost aumenta rapidamente, preparandosi per la fase successiva.
2. Fase Termofila (Fase di decomposizione attiva): In questa fase, che può durare diverse settimane, la temperatura del compost raggiunge i 45-70°C, creando un ambiente ideale per i microrganismi termofili. Questi batteri ad alta temperatura sono responsabili della decomposizione della materia organica più resistente, come la lignina e la cellulosa. L’elevata temperatura contribuisce inoltre a eliminare eventuali patogeni e semi di erbe infestanti presenti nel compost, rendendo questa fase cruciale per la qualità del prodotto finale.
3. Fase di Raffreddamento e Maturazione: Dopo la fase termofila, la temperatura del compost inizia a diminuire, e i microrganismi mesofili ritornano ad essere predominanti. In questa fase, che può durare da uno a sei mesi, il compostaggio domestico, continua a scomporre in modo più lento e viene stabilizzato. Il compost assume una consistenza più omogenea e un colore scuro, segno di un materiale maturo e pronto per essere utilizzato come ammendante del suolo. La maturazione completa è essenziale per garantire che il compost sia stabile e privo di fitotossine, rendendolo sicuro per l’applicazione agricola.
Aderiamo ai 10 principi dell'UN Global Compact delle Nazioni Unite e, a livello Ambientale, ci siamo impegnati a:1: sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali;2: intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale;3: incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente
Dallo scarto alimentare puoi creare una nuova risorsa. I contenitori domestici per creare biocompost sono una soluzione sostenibile che ti permettere di dare un "nuovo scopo" ai rifiuti organici
I VARI SISTEMI DI COMPOSTAGGIO
I sistemi di compostaggio domestico possono variare a seconda delle esigenze, dello spazio disponibile e del tipo di materiale organico da trattare. I più comuni includono il compostaggio domestico, che viene praticato in giardini privati utilizzando compostiere o semplici cumuli; il compostaggio in cumulo o a “cumuli aperti”, adatto per quantità maggiori di rifiuti, dove il materiale organico viene raccolto in pile gestite periodicamente per assicurare un’adeguata aerazione; il compostaggio in contenitori o a “contenitori chiusi”, che utilizza appositi contenitori per ridurre odori e mantenere un ambiente controllato; e infine il compostaggio industriale, applicabile a grandi volumi di rifiuti organici, spesso integrato in impianti di trattamento dei rifiuti urbani, dove la scomposizione avviene su larga scala con un controllo rigoroso delle condizioni di temperatura e umidità. Ogni sistema presenta vantaggi specifici e può essere scelto in base alla quantità di rifiuti, al tempo disponibile per la gestione e agli obiettivi di sostenibilità.
COSA NON METTERE NEL COMPOST: CONSIGLI UTILI
Quando crei il compost, è fondamentale sapere quali materiali evitare. Non devono essere aggiunti escrementi di animali domestici (eccetto polli), piante infette da malattie, piante infestanti, carta da forno, alluminio, legno trattato e residui di grasso da carne, pesce o fritti. I compostatori domestici piccoli sconsigliano carne, pesce o ossa per evitare ratti, anche se alcuni bidoni comunali li accettano. Agrumi, aglio e cipolle sono spesso evitati perché si ritiene che possano respingere i lombrichi, essenziali per il compostaggio domestico. Gli scarti di frutta e verdura e i gusci d’uovo sono generalmente accettati nella maggior parte dei sistemi di compostaggio domestico.
COME CREARE UNA COMPOSTIERA FAI DA TE: GUIDA COMPLETA PER UN GIARDINO SOSTENIBILE
Come accennato in precedenza, esistono una moltitudine di metodi di compostaggio. La prima cosa che devi decidere è quale tipo di bidone del compost si adatta al tuo stile di vita. Le domande che guideranno la tua scelta includono: Hai un giardino? Vivi in un appartamento? Hai un balcone?
Realizzare una compostiera fai da te è un’ottima attività ecologica che ti permette di ridurre i rifiuti domestici e ottenere un fertilizzante naturale per il tuo giardino. Grazie al compostaggio domestico, quindi, con pochi materiali e un po’ di impegno, puoi trasformare i tuoi scarti organici in compost ricco di nutrienti.
SCEGLIERE IL CONTENITORE GIUSTO PER LA TUA COMPOSTIERA
Il primo passo nella creazione di una compostiera è la scelta del contenitore. Puoi utilizzare un bidone di plastica, un vecchio cestino della spazzatura o un contenitore di legno. L’importante è che sia abbastanza grande da contenere i tuoi rifiuti organici e che abbia un coperchio per mantenere l’umidità e il calore necessari per il compostaggio. Assicurati che il contenitore abbia fori per l’aerazione, fondamentali per evitare cattivi odori e favorire la decomposizione.
PREPARARE IL MIX DI COMPOST: MATERIALI VERDI E MARRONI
Per un compost di qualità, è essenziale preparare un mix equilibrato di materiali “verdi” e “marroni” (vedi distinzione fatta nel paragrafo da titolo: “Come si fa”. I materiali verdi, ricchi di azoto, includono bucce di frutta e verdura, fondi di caffè e foglie di tè. I materiali marroni, ricchi di carbonio, comprendono foglie secche, rami, carta e cartone. Un rapporto ideale è 2:1 tra materiali marroni e verdi. Questo bilanciamento favorisce una decomposizione efficiente e previene problemi come cattivi odori o compost troppo umido.
MANUTENZIONE E MATURAZIONE DEL COMPOST
Una volta riempito il contenitore, il compostaggio richiede pazienza e attenzione. Mantieni il compost umido, ma non bagnato, e giralo regolarmente per favorire l’aerazione. Questo processo può richiedere da diverse settimane a qualche mese, a seconda delle condizioni. Il compost sarà pronto quando i materiali saranno completamente decomposti, assumendo un aspetto scuro e un odore terroso.
RISOLUZIONE DEI PROBLEMI COMUNI NELLA COMPOSTIERA FAI DA TE
Creare una compostiera fai da te è ecologico e utile, ma può presentare quattro problemi comuni:
1. Odore sgradevole: Causato da un eccesso di rifiuti umidi, come frutta e verdura. Soluzione: Bilanciare con materiali secchi, come foglie secche o carta di giornale, per assorbire l’umidità e prevenire cattivi odori.
2. Insetti e parassiti: Attratti da cibi non adatti come carne o latticini. Soluzione: Usare solo rifiuti vegetali e coprire la compostiera per impedire l’accesso agli animali.
3. Lentezza nel compostaggio: Dovuta a mancanza di ossigeno. Soluzione: Mescolare regolarmente il compost e aggiungere materiali ricchi di azoto per accelerare il processo.
4. Crosta dura in superficie: Provocata da troppi materiali secchi. Soluzione: Mantenere un equilibrio tra materiali umidi e secchi e mescolare spesso il compost per favorire l’aerazione.
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COME FACCIAMO IL COMPOST IN AZIENDA
Nel compostaggio domestico, i rifiuti organici come scarti di cucina e residui di giardinaggio vengono raccolti in una compostiera, dove avviene la decomposizione aerobica. Questo processo richiede un equilibrio tra materiali ricchi di carbonio, come foglie secche e ramoscelli, e materiali ricchi di azoto, come bucce di frutta e verdura. Mantenere il cumulo umido e ben aerato è essenziale per favorire l’attività microbica e trasformare questi scarti in humus.
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Nel contesto aziendale, il compostaggio si svolge su una scala molto più ampia e complessa. Durante il periodo di raccolta delle olive, utilizziamo materiali specifici come la sansa, un sottoprodotto della spremitura delle olive, ricco di materia organica e lignina
Si aggiungono poi le foglie di ulivo, che apportano ulteriore carbonio. Questi materiali, disposti in grandi cumuli all’aperto, costituiscono la base per il nostro compost.
Gestione del Processo
I cumuli di sansa e foglie vengono monitorati costantemente per mantenere il giusto equilibrio di temperatura e umidità, fattori cruciali per una decomposizione ottimale. Per garantire una corretta ossigenazione e accelerare il processo di compostaggio, i cumuli vengono periodicamente rivoltati. Dopo diversi mesi di cura e attenzione, si ottiene un compost maturo e omogeneo, ideale per l’uso agricolo.
Il compost che produciamo in azienda è un ammendante di elevata qualità, particolarmente indicato nelle pratiche agronomiche biologiche. Il disciplinare biologico promuove l'uso di fertilizzanti naturali e la riduzione degli input chimici, rendendo il nostro compost un elemento chiave per la fertilizzazione sostenibile del suolo. Questo approccio non solo migliora la struttura e la fertilità del terreno, ma contribuisce anche a mantenere e potenziare la sostenibilità dell'intero ecosistema agricolo.
L’uso di questo compost chiude il ciclo dei residui della filiera olivicola in modo efficiente ed ecologico, valorizzando gli scarti e trasformandoli in una risorsa preziosa per l’agricoltura. Questo tipo di gestione agronomica è fondamentale per promuovere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, in linea con i principi del biologico.
CONCLUSIONE: IL COMPOSTAGGIO FAI DA TE PER UN GIARDINO RIGOGLIOSO
Fare il compostaggio domestico attraverso la creazione di una compostiera fai da te è un metodo semplice per ridurre i rifiuti e migliorare la salute del tuo giardino. Non solo è una pratica ecologica, ma è anche un’attività gratificante che ti avvicina a uno stile di vita più sostenibile. Con il giusto mix di materiali e un po’ di cura, potrai ottenere un compost ricco e nutriente, perfetto per arricchire il tuo terreno.